Quale sarà il ruolo di Bitcoin e delle Criptovalute nel Giving Tuesday?

Nato nel 2012 per volontà di 92nd Street Y e United Nations Foundation, il Giving Tuesday è un movimento che ha dato vita a quella che può essere considerata come la giornata mondiale del dono. Si celebra il primo Martedì dopo la festività americana del giorno del ringraziamento (Thanksgiving day) e subito dopo altri 2 eventi commerciali nati a seguito di quella festa: il Black Friday (Venerdì) e il Cyber Monday (Lunedì).

Nel 2014, dopo 2 anni dalla sua nascita, si contavano $45 milioni raccolti in 24 ore, che diventarono più del doppio nel 2015 ($116 milioni) e $274 milioni nel 2017. Il trend si assesta quindi su oltre 50% di crescita all’anno!

fonte: Wikipedia

 

La gran parte di queste donazioni avviene online e ciò va ad aggiungersi ad ulteriori emergenti tecnologie di pagamento, che hanno portato internet a diventare un punto di riferimento per questo movimento.
L’accesso alla donazione online è stato facilitato prima da PayPal e poi da colossi del web come Facebook, che dal 2017 permette agli individui di aprire raccolte, condividerle con gli amici e supportare le proprie non profit preferite.

 

Ma come si evolverà negli anni la donazione online e che ruolo potranno avere le criptovalute durante il Giving Tuesday?

Se nel 2018 parliamo di transazioni economiche online non possiamo non far riferimento al mondo delle criptovalute. Nonostante gli alti e bassi, tipici di questo ecosistema, il settore non ha mai smesso di crescere. Dopo il picco di Gennaio, le transazioni si sono attestate su 250 mila al giorno sulla rete Bitcoin1 e 500 mila su quella Ethereum2, mentre Lightning Network ha superato gli 11 mila canali aperti3.

Pur avendo ancora delle oggettive difficoltà, le criptovalute sono oggi considerate a tutti gli effetti come un metodo di pagamento online.

 

Due sono i trend che stanno emergendo:

  1. persone facoltose, entrate presto nel mondo delle criptovalute, che decidono di donare parte dei loro fondi a organizzazioni non profit
  2. piccoli donatori che apprezzano la possibilità di donare in criptovalute.

Nella prima categoria l’esempio più noto è Pineapple Fund, un anonimo individuo che il Natale scorso ha annunciato di donare 5104 bitcoin, al cambio dell’epoca $84 milioni. Qualora capiti di nuovo una crescita della capitalizzazione delle criptovalute, altre persone si troveranno a gestire cifre non immaginabili prima di entrare in questo mondo e valuteranno questa opzione.
Le non profit quindi devono essere pronte a poter ricevere questi capitali, agevolando questi donatori spesso celati dietro anonimato.
Nel secondo caso invece il lavoro richiesto dall’ONG è diverso. Avviando iniziative sui social e con piattaforme di servizi, è possibile avvicinare bitcoiners e altcoiners al mondo della solidarietà, incentivandoli a donare in particolare durante festività e ricorrenze.

 

Il Giving Tuesday rientra in questa casistica. In quelle 24 ore vengono promosse molte iniziative legate alla solidarietà online ma al momento sono poche quelle che hanno al centro le criptovalute. Come evidenziato dal sito Crypto Giving Tuesday, ci sono circa quaranta ONG che accettano crypto (soprattutto Bitcoin) e tra queste spuntano nomi famosi come UNICEF, Save The Children, Direct Relief, Wikimedia o GiveDirectly, ma le attività di promozione online legate alle crypto sono minime.

I possessori di criptovalute sono in crescita, ma spesso non sono consapevoli di quali ONG accettino Bitcoin proprio perchè esse stesse tendono a non evidenziare questa possibilità, forse preoccupate dalla vacillante legittimazione delle criptovalute nei mass media.
L’onda dell’innovazione non si ferma di fronte ai giudizi e le non profit dovrebbero approfittare di questi nuovi strumenti per ampliare le proprie raccolte fondi.

 

Secondo il Technology Report di Global NGO4, Bitcoin oggi costituisce l’1% dei metodi di pagamento utilizzati per donare:possiamo quindi aspettarci che anche per questo Giving Tuesday le criptovalute costituiranno pochi punti percentuali sul totale raccolto. Qualora quel giorno si raggiunga un volume vicino a 300 mila $ (0,1% sul totale 2017), potrà essere considerato già un risultato sopra le aspettative.
Siamo ancora lontani da un utilizzo di massa in questo settore: serve un contributo maggiore della community per avvicinare le non profit alle criptovalute e dall’altra parte l’influenza degli enti istituzionali continuerà ad essere determinante per la diffusione delle monete matematiche su larga scala.

 

Buon Giving Tuesday a tutti!

 

Fonte Blockchain.info
Fonte: EtherScan.io
Fonte: https://1ml.com/statistics
4 http://techreport.ngo/wp-content/uploads/2018-Tech-Report-English.pdf