Helperbit annuncia la chiusura del progetto

Cari utenti e amici,

con oggi si concludono i 5 anni di Helperbit come startup innovativa.

Helperbit è nata in risposta ai problemi di scarsa trasparenza gestionale delle donazioni, offrendo al mondo del no profit strumenti di raccolta fondi in bitcoin sicuri e trasparenti.

In questi anni siamo intervenuti aiutando sia in occasione di importanti eventi come il terremoto in centro Italia del 2016 e le fasi iniziali più drammatiche della pandemia di COVID-19, sia in numerosi piccoli progetti nei campi più disparati dalla disabilità all’educazione. Siamo fieri di tutto ciò, ed è anche per questo che in questi anni abbiamo ricevuto numerosi riconoscimenti.

Purtroppo la startup non ha raggiunto una sostenibilità economica e questo ci costringe a chiudere il progetto.

Operativamente da oggi l’accesso alla piattaforma non viene più permesso a nuovi utenti e non sarà più possibile creare nuovi progetti, mentre per le organizzazioni e gli utenti già iscritti vi è un periodo di un mese (fino al 20 maggio 2021), con la nostra assistenza se necessario, per trasferire i propri fondi al di fuori della piattaforma, ad esempio su un proprio wallet personale o in alternativa su un exchange. Passati i 30 giorni non sarà più possibile accedere alla piattaforma, ma sarà comunque sempre possibile spostare i propri fondi utilizzando l’apposito tool.

La documentazione personale di utenti e organizzazioni transitata presso di noi verrà mantenuta per il tempo richiesto dalla normativa e comunque sempre in forma protetta e off-line.

 

info@helperbit.com

La comunità Bitcoin aiuta l’Italia nell’emergenza coronavirus

Roma, 6 Aprile 2020

Ieri a Castel Gandolfo è stato montato il Posto Medico Avanzato di secondo livello per pre-triage dalla Croce Rossa – Comitato Colli Albani. Il PMA è stato acquistato grazie alle donazioni raccolte in bitcoin sulla piattaforma Helperbit e, a tempo di record, è stato spedito e montato dal comitato locale.

In data 12 di marzo 2020, il Comitato Colli Albani ha lanciato una raccolta fondi in bitcoin focalizzata sull’emergenza COVID-19. Questa iniziativa è stata la prima al mondo nel settore criptovalute, ottenendo l’attenzione dei media e visibilità internazionale. Il primo target di € 10.000 equivalenti è stato raggiunto in soli tre giorni, ed è stato possibile convertire rapidamente il denaro in Euro e acquistare il materiale necessario per l’allestimento di un PMA, che già oggi è operativo sul territorio. I costi di commissione durante l’intera procedura sono stati di 0,55%.

La campagna sta continuando e il secondo target di € 25.000 equivalenti è quasi raggiunto.

 

Bruno Pietrosanti, Presidente del Comitato Croce Rossa Colli Albani, ha affermato: “ Con grande piacere, portiamo a compimento il primo importante traguardo della nostra raccolta fondi. Siamo soddisfatti di aver trasformato in un impatto reale le tante donazioni ricevute e siamo entusiasti dell’aiuto ricevuto dalla comunità Bitcoin.

Guido Baroncini Turricchia, CEO di Helperbit, ha commentato: “Quando il comitato dei Colli Albani mi ha inviato le foto della tenda, ottenuta grazie alla solidarietà della comunità bitcoin, devo dire che mi sono emozionato. Sapere che quello che noi tutti stiamo facendo sta salvando delle vite e aiuta a proteggere chi combatte in prima linea deve inorgoglire chi sta contribuendo nel silenzio della propria casa. Bitcoin si conferma un potente strumento, una tecnologia che permette di veicolare aiuti internazionali diretti e rapidi in caso di emergenza, incrementando anche il livello di trasparenza dei flussi.

Raccolta Fondi Comitato Croce Rossa Colli Albani: https://app.helperbit.com/project/5e6a64ee84cb8662d901a29c/covid19-posto-medico-avanzato-per-pretriage

Il codice QR, che porta all’indirizzo Bitcoin gestito da Comitato Colli Albani

Il team di Croce Rossa – Colli Albani durante l’evento a Castel Gandolfo

Helperbit:
Guido Baroncini Turricchia (CEO)
sito web: https://app.helperbit.com
email: info@helperbit.com

Da 0 a 20 mila in due settimane: come la comunità Bitcoin ha aiutato l’Italia ad affrontare l’emergenza coronavirus

Grazie al supporto della comunità Bitcoin, la Croce Rossa Italiana – Comitato Colli Albani ha raccolto più di 3 BTC, pari a oltre € 20.000, e ha acquistato il materiale necessario per allestire un Posto Medico Avanzato di secondo livello per pre-triage COVID-19.
Questa iniziativa ha dimostrato come è stato possibile trasformare BTC provenienti da tutte le parti del mondo in un bene tangibile, necessario durante una situazione di emergenza, in sole due settimane e con una commissione totale ben inferiore all’1%.

La merce arrivata nei magazzini di Comitato Colli Albani

 

Premessa

L’articolo riepiloga il lavoro svolto da Helperbit nelle ultime settimane, con dati e attività, e desidera ringraziare il Blockchain Education Network Italia, il Blockchain Education NetworkGitcoin e Young Platform per il supporto nel diffondere la raccolta fondi attraverso i propri network.

 

Aspetti operativi

Il processo di iscrizione, dal primo contatto alla creazione del portafoglio Bitcoin, è durata circa 3 giorni, a dimostrazione della rapidità di risposta del Comitato Colli Albani.
In questa fase iniziale è stato eseguito il processo di due diligence, definizione dell’obiettivo del progetto e stesura della descrizione.
Il Comitato Colli Albani ha quindi creato il proprio portafoglio Bitcoin multifirma (abilitato a Segwit, compatibile con Hardware Wallet Ledger, non-custodial) e lanciato il progetto:
https://app.helperbit.com/project/5e6a64ee84cb8662d901a29c

In soli 3 giorni, prima ancora dell’intenso lavoro comunicativo previsto, l’obiettivo di € 10.000 è stato raggiunto!
Ad oggi, oltre 5.000 persone hanno visitato il progetto e l’iniziativa è stata riportata su oltre 50 crypto magazine, con decine di tweet a supporto.
Dopo avere richiesto diversi preventivi, l’ordine di acquisto è stato eseguito il 25 Marzo, mentre il 27 Marzo è stata consegnata la tenda pneumatica autoportante, componente principale del Posto Medico Avanzato!

Il Comitato Colli Albani prevede il primo allestimento del PMA il 5 Aprile, in occasione della giornata di donazione del sangue che si terrà presso il Lago di Castel Gandolfo (Roma).
La necessità di garantire la sicurezza dei donatori di sangue, tramite un sufficiente distanziamento, determina il primo utilizzo di questo PMA come postazione di screening per le visite e gli esami preliminari, effettuati dai medici ai donatori prima del prelievo.

Come riportato dal sito del Ministero della Salute: “Per effetto della paura di Covid-19, nella prima settimana di marzo le donazioni sono calate in media del dieci per cento in tutta Italia. Dopo i tanti appelli alla donazione dei giorni scorsi, l’afflusso dei donatori è tornato a crescere. Ora è importante mantenere questo trend per continuare a garantire le terapie degli altri malati. Eventuali riduzioni mettono a rischio i pazienti che ogni giorno hanno bisogno di trasfusioni, che altrimenti potrebbero ingolfare gli ospedali”.

 

Aspetti economici

Dal punto di vista economico, la raccolta fondi promossa da Croce Rossa – Comitato Colli Albani, ha portato a donazioni per un totale di 3.2 BTC.
Di questi, 2.91492543 BTC sono stati convertiti tramite Tinkl.it in Euro (€ 18,551 netti al momento del cambio) e inviati via bonifico al conto corrente del Comitato.

Qui di seguito riepiloghiamo tutti i costi registrati durante il processo, dalle donazioni fino all’acquisto finale:
– la somma delle commissioni richieste dal network Bitcoin per processare le donazioni sono state di 0,00989986 BTC (0,34%)
– 0% è la commissione della piattaforma Helperbit: per Policy aziendale Helperbit non applica alcuna commissione sulle donazioni
– la commissione del network Bitcoin per la transazione verso il payment processor Tinkl.it (TxID) è stata di 0.00492543 BTC (0,19%)
– 0% è la commissione richiesta da Tinkl.it in questa occasione
– € 3 è il costo dei bonifici bancari verso il conto del commerciante

Totale commissioni: 0,55%

 

Alcune statistiche sulle donazioni ricevute fino alla pubblicazione del report*:

Donazione più grande: 2.64057873 BTC (€ 15,840), TxID
Donazione media (esclusa quella da 2.64 BTC): 0.0057 BTC (€ 34)

Donazione media (inclusa quella da 2.64 BTC): 0.032 BTC (€ 192)
Commissione media per donazione: 0.000191 BTC (€ 1.15)
Donazione più efficiente: solo 0.538 satoshi per Byte! (TxID)
Donazioni totali: 101
Rapporto di donazioni in Bitcoin: 97%
Rapporto di donazioni in Altcoins: 3%
Rapporto di donazioni anonime: 90%
Rapporto di donazioni da utenti iscritti: 10% 

*valore di riferimento: 1 BTC = € 6000

 

Rendicontazione

Dal grafico interattivo è possibile vedere tutte le transazioni effettuate verso il portafoglio Bitcoin di Comitato Colli Albani: ogni freccia corrisponde ad una donazione e, qualora il donatore fosse loggato, compaiono anche le sue informazioni pubbliche del profilo.

Un grazie quindi a tutti i donatori anonimi, oltre a quelli iscritti alla piattaforma: Tezgate, ideobit_agency, iacopolivia, thierrybouhnik, simone_g, guido, plaza, gessa.

 

Il Comitato si è occupato di richiedere diversi preventivi (LANCOFT-Plasteco, Celani) e di procedere con l’ordine di acquisto:

 

La Croce Rossa Italiana lancia una raccolta fondi in Bitcoin per l’emergenza coronavirus

L’Italia sta versando in una situazione di emergenza, con oltre 15 mila contagiati confermati da coronavirus e più di 1000 morti.

Preoccupa soprattutto il fatto che siamo ancora lontani dal picco e che sia già difficile trovare posti liberi di terapia intensiva per i nuovi malati.
Qui disponibile la piattaforma della Protezione Civile con gli ultimi aggiornamenti: http://opendatadpc.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/b0c68bce2cce478eaac82fe38d4138b1

 

La Croce Rossa Italiana – Comitato Colli Albani apre una raccolta fondi in Bitcoin e in altre criptovalute per procede all’acquisto e setup di un Posto Medico Avanzato di secondo livello per pre-triage COVID-19.
I fondi raccolti verranno utilizzati per l’acquisto del materiale necessario al progetto sopra menzionato (circa 10.000 €), mentre una eventuale eccedenza verrà utilizzata per provvedere alla fornitura di Dispositivi di Protezione Individuale.

Vai alla raccolta fondi: https://app.helperbit.com/project/5e6a64ee84cb8662d901a29c/raccolta-fondi-per-posto-medico-avanzato-per-pretriage-covid19

Il Comitato CRI Colli Albani ha base sulle colline a sud-est di Roma (ASL Roma 6) ed è il riferimento per i territori di Marino, Castel Gandolfo, Albano Laziale, Rocca di Papa, ma è parte integrante del sistema di protezione civile nazionale per operare a supporto delle emergenze sull’intero territorio.

 

Il Presidente del Comitato CRI Colli Albani, Bruno Pietrosanti, sostiene: “Abbiamo bisogno di alleggerire la pressione nei ricoveri, visto l’aumento di contagiati e il ridotto numero di posti disponibili all’interno delle strutture ospedaliere. Riteniamo che utilizzare un innovativo strumento di raccolta fondi possa aiutarci a reperire le risorse economiche necessarie, più difficile da ottenere in questo momento storico.“

 

La raccolta fondi è supportata da Young S.r.l., startup FinTech operante nel settore delle criptovalute da sempre pronta a supportare iniziative al servizio della comunità, e da Blockchain Education Network Italia, associazione no-profit nata nel 2014 che si occupa della divulgazione su Bitcoin e blockchain in tutta Italia, che hanno creato le rispettive pagine per invitare il proprio network alla donazione.

 

Il CEO di Young, Andrea Ferrero, ha commentato: “Credo fortemente che la tecnologia blockchain risulti più efficace e trasparente per supportare questo tipo di iniziative. Young è una società che si pone come obiettivo quello di creare o sfruttare modelli innovativi per migliorare procedure esistenti e saremo sempre in prima linea nel predisporre progettualità come quella che stiamo adottando per la Croce Rossa.”

 

Per il Blockchain Education Network Italia è invece Emiliano Palermo a esprimersi: “Durante questi giorni di emergenza ho visto nascere molte campagne di solidarietà, una dopo l’altra. Finalmente anche come Blockchain Education Network Italia scendiamo in campo durante questa emergenza insieme ad Helperbit per la trasparenza nelle donazioni.”

 

Infine Guido Baroncini Turricchia, CEO di Helperbit, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: ” La situazione del Sistema Sanitario Nazionale è drammatica e le previsioni per le prossime settimane vedono un sovraccarico delle strutture ospedaliere. Il progetto del Comitato CRI Colli Albani va nella direzione di alleggerire, nel suo piccolo, il sovraccarico al quale sono e saranno sottoposti i pronto soccorso. Siamo quindi contenti di poter contribuire a questa campagna, dando la possibilità anche alla comunità crypto italiana e internazionale di far sentire la propria presenza.”

Cresce l’adozione di Bitcoin da parte delle Non-profit

Secondo il Global NGO Technology Report, che ha intervistato più di 5000 ONG in tutto il mondo, le donazioni in criptovaluta si assestano al 2% negli Stati Uniti e Canada (l’anno scorso era l’1%), mentre costituiscono il 5% in Africa, il 4% in Asia, il 2% in Australia ed Europa, l’1% in America Latina.

La crescita delle donazioni in criptovaluta, che qui comprende sia Bitcoin che le Altcoin, è notevole: nel report rilasciato nel 2018 questo metodo di pagamento copriva l’1-4% delle donazioni, mentre quest’anno si registrano crescite in tutti i continenti, fino ad una crescita del 100% del valore precedente negli Stati Uniti, Europa ed Australia. Pur rimanendo lo strumento meno utilizzato (dietro a portafogli digitali, Paypal, carte di credito e debito), le criptovalute stanno rapidamente guadagnando terreno ed è possibile che nei prossimi anni il mercato di riferimento possa raggiungere, se non addirittura sorpassare, giganti web del pagamento come Paypal.

Dopo importanti iniziative come Pineapple Fund, che ha donato 5000 BTC (al momento dell’annuncio corrispondevano a circa $86 milioni), il trend positivo è dimostrato anche da Fidelity Charitable, che recentemente ha dichiarato di aver ricevuto dal 2015 oltre $100 milioni destinati alla beneficenza.

Analizzando ulteriormente il report, si evince che in quasi tutto il mondo circa il 50-60% delle ONG accetta donazioni online attraverso il proprio sito, mentre negli Stati Uniti l’85% delle organizzazioni fa uso di strumenti online. Allo stesso modo, il 58% delle ONG americane ha partecipato al Giving Tuesday 2018 (e di queste, il 79% ha già pianificato di partecipare all’edizione 2019), mentre in Europa solo 25% ha partecipato l’anno scorso e meno della metà di queste sta lavorando alla imminente nuova edizione.

Questo dimostra come le metodologie di raccolte fondi siano ancora ampiamente diverse in Europa e negli Stati Uniti, con i primi che però hanno colmato l’utilizzo dei social network come quotidiano strumento di comunicazione con i propri donatori (95% vs 97%).

Un altro valore che ci interessa particolarmente è il confronto relativo alla comprensione delle emergenti tecnologie: l’intelligenza artificiale viene capita molto bene da circa il 30% degli intervistati, l’internet delle cose (IoT) è chiara al 20-40%, mentre la tecnologia blockchain risulta essere l’innovazione più difficile da comprendere, con solo l’8-17% che ne comprende bene il funzionamento.

Il lavoro da fare è ancora tanto per portare ad una buona penetrazione del mercato e aziende come Helperbit si pongono come promotori nel favorire l’incontro tra criptovalute e settore non-profit.

Eidoo lancia una campagna benefica in crypto insieme a Aidcoin ed Helperbit per la ricostruzione della Cattedrale di Parigi

PRESS RELEASE

Da quando Eidoo è stata fondata nel 2017, abbiamo sempre cercato di creare un’esperienza utente che andasse al di là della mera gestione delle criptovalute all’interno della app da noi sviluppata, ma che seguisse gli ideali del mondo crypto di inclusione ed eliminazione delle barriere territoriali, economiche e non solo.

Nel perseguire questi principi, crediamo che nessuno debba essere lasciato indietro durante questa “blockchain revolution” e siamo determinati a portare i benefici del mondo crypto anche nel caso del tragico incendio che ha coinvolto la cattedrale di Notre-Dame a Parigi.

Per contribuire quindi alla ricostruzione, noi di Eidoo doneremo 10mila dollari utilizzando in modo congiunto le piattaforme di Aidcoin ed Helperbit, entrambe nate con lo scopo di rendere trasparenti le donazioni benefiche.

La possibilità di effettuare una donazione per la ricostruzione di Notre-Dame è aperta anche a tutte le altre aziende, associazioni e agli utenti che vogliano contribuire. Sul sito di Aidcoin, infatti, gli utenti troveranno una pagina dedicata grazie alla quale poter contribuire in maniera anche anonima.

Ovviamente nessuna delle società coinvolte prenderà nessuna fee sulle donazioni. L’unica fee da pagare sarà, per l’utente, quella impostata dalla blockchain di riferimento.

Per le donazioni, Helperbit e Aidcoin accetteranno: Bitcoin, Cardano, AidCoin, Basic Attention Token, BlackCoin, Dai, Dash, Decred, DigixDAO, Dogecoin, Enjin Coin, Essentia, Ethereum, FlypMe, GameCredits, GridCoin, Groestlcoin, Litecoin, PIVX, Power Ledger, Peercoin, Augur, Syscoin, TrueUSD, BLOCKv, Vertcoin, Zcash and 0x.

Attraverso Helperbit sarà poi possibile donare usando anche le più tradizionali carte di credito e debito.

Thomas Bertani, CEO di Eidoo, ha dichiarato: “Le donazioni attraverso Helperbit e Aidcoin garantiranno piena trasparenza, responsabilità e accesso diretto ai destinatari finali. Come Eidoo siamo convinti che le crypto e la blockchain possano essere di aiuto nella risoluzione di molti problemi così come anche la gestione delle donazioni benefiche che troppo spesso, purtroppo, nascondono tristi verità”.

Guido Baroncini Turricchia, CEO di Helperbit, ha affermato: “Siamo lieti che un’azienda conosciuta nel settore crypto abbia scelto la nostra piattaforma per perseguire la propria iniziativa sociale, a fronte degli eventi accaduti a Notre-Dame. La storia e la cultura si intrecciano di rado con le più pionieristiche innovazioni tecnologiche e poter essere ambasciatori di questo connubio è per noi motivo di soddisfazione.”

Francesco Fusetti, CEO di Aidcoin, ha spiegato: “Attraverso aidchain, la nostra piattaforma di tracking delle donazioni, possiamo garantire che le donazioni ricevute arrivino al giusto destinatario. Le crypto ricevute verranno convertite istantaneamente in stablecoin in modo da garantire il valore in fiat per l’associazione senza perdere la funziona di tracciabilitá della blockchain”.

Helperbit ora supporta il portafoglio hardware Ledger

Nell’ultimo aggiornamento la piattaforma ha inserito la possibilità di creare nella sua interfaccia un portafoglio Bitcoin utilizzando un portafoglio fisico. L’opzione è già disponibile per i portafogli Nano S prodotti da Ledger; l’azienda francese è una delle più rinomate del settore, con oltre 1,5 milioni di dispositivi venduti nel mondo. E’ prevista l’integrazione anche del portafoglio hardware Trezor.

Tutti gli utenti che hanno già configurato il dispositivo possono creare un portafoglio semplicemente accoppiando l’hardware con la piattaforma. La chiave privata Bitcoin viene mantenuta protetta sul dispositivo offline e non è necessario scrivere la passphrase di 12 parole relativa al portafoglio Helperbit. La funzione è disponibile per tutti gli utenti: individui, responsabili dei fondi delle ONG e per gli account aziendali.

 

Cos’è il Ledger Nano S
Per chi non conosce questo dispositivo, il portafoglio è simile ad una chiavetta USB ed è stato progettato per resistere ad attacchi informatici e virus. Lo strumento si presenta con due pulsanti multifunzione ed un piccolo schermo, ricoperto da una cover metallica.

 

Come completare la prima configurazione
Dopo aver collegato il dispositivo al proprio computer tramite l’apposito cavo, viene mostrato un messaggio di benvenuto. Il prossimo step richiesto è di creare un nuovo account e scegliere il PIN, che verrà richiesto ogni volta che si collegherà il dispositivo al computer.
Vengono poi mostrate le 24 parole che costituiscono la chiave di backup. E’ fondamentale trascrivere quelle parole su carta (in allegato al Ledger vengono fornite schede bianche per l’inserimento di queste parole) e custodirle al sicuro, in quanto esse sono l’unico modo di ripristinare l’accesso al portafoglio in caso di smarrimento dell’apparecchio fisico.
L’ultimo passaggio richiede l’installazione di Ledger Live e l’installazione dell’App Bitcoin sul dispositivo.

 

Come effettuare una transazione utilizzando il Ledger su Helperbit
Dopo aver configurato il dispositivo, nel pannello di controllo dell’utente loggato è disponibile la voce “gestisci il tuo portafoglio bitcoin”, da cui è possibile scegliere la procedura di creazione.
A questo punto bisogna connettere e sbloccare il Ledger, accedere all’App Bitcoin sul dispositivo e dare conferma. Il portafoglio risulta già creato ed è visibile l’indirizzo bitcoin con il relativo codice QR.
Per inviare una transazione le operazioni da effettuare sono le stesse sopra menzionate, cioè connettere il dispositivo, sbloccarlo e confermare l’invio dei fondi dallo strumento fisico.

Diventa un Ambassador e Sblocca Badge Digitali!

3, 2, 1.. ci siamo, i programmi Ambassador e digital badge sono live! Da oggi cambia radicalmente il modo in cui puoi collaborare alla diffusione della piattaforma Helperbit.

Completa le attività per sbloccare i badge digitali e diventa Ambassador per ricevere anche premi fisici.

Prendere parte al programma Ambassador è semplice: fai iscrivere i tuoi amici alla piattaforma tramite il tuo link d’invito e puoi ricevere automaticamente t-shirt, felpe e hardware wallet!

In aggiunta, per chi ottiene più iscritti in assoluto, un premio esclusivo: un drone, una action cam o una Bug-out-bag 72h del valore di oltre 500€! La lista dei partecipanti è sempre consultabile dalla pagina “Classifica Ambassador” e la competizione è aperta fino al 30 Agosto 2019! Il vincitore dovrà aver invitiato almeno 20 amici verificati.

Guarda il video che spiega i passaggi principali di questo programma:

Per maggiori informazioni sull’utilizzo del link d’invito e per ricevere suggerimenti su come massimizzare il tuo contributo, leggi la nostra pagina dedicata.

L’iniziativa badge è ancora più coinvolgente: ti vengono assegnate diverse attività e ogni volta che ne completi una ricevi un riconoscimento digitale, disponibile sul tuo profilo.

Ci sono 6 tipologie di badge:

  • Trust Badge: questo badge implica il completamento di tutte le procedura di verifica sulla piattaforma;
  • Supporter Badge: viene premiato l’utente che contribuisce ad estendere il network di non profit sulla piattaforma;
  • Donor Badge: solo gli utenti più virtuosi, in grado di completare obiettivi tecnici e sociali, ricevono questo premio;
  • Fundraiser Badge: scendi in campo, crea campagne Fundraising e raccogli denaro a favore di organizzazioni non profit. Più donazioni raccoglierai e più salirà il tuo livello;
  • Ambassador Badge: invita gli amici a registrarsi e diventa un vero Ambasciatore Helperbit! Il tuo livello crescerà in proporzione al numero di persone invitate e verificate;
  • Friends Badge: ti sei iscritto con il link d’invito o hai invitato un amico.

Qui trovi il dettaglio sulle soglie da raggiungere per sbloccare i vari badge.

 

Con questo update abbiamo anche rilasciato il nuovo pannello di controllo, pensato per renderti più accessibili gli strumenti che abbiamo sviluppato. In un’unica schermata sono raccolte le attività che puoi fare e puoi gestire meglio i processi di verifica e le impostazioni.

Registrati ora o fai il login e unisciti alla nostra causa!

Il 2018 di Helperbit: bilancio di fine anno

Siamo arrivati alla fine del 2018 e, come da tradizione, è ora di guardarsi indietro e fare un bilancio di fine anno.

Partiamo da una visione d’insieme su ampia scala: dopo le diatribe dello scorso anno legate alla scalabilità del protocollo, nel 2018 l’ecosistema Bitcoin non ha mai smesso di crescere e servizi come Lightning Network hanno ulteriormente rafforzato la sua value proposition.
Nonostante la capitalizzazione delle criptovalute sia drasticamente calata, gli ATM Bitcoin sono raddoppiati, passando da 2 a 4 mila1, ed anche gli investimenti dei Venture Capital in startup crypto sono saliti del 280% nei primi 3 quadrimestri dell’anno2. Durante gli ultimi 12 mesi sono anche proliferate le stablecoin, con effetti che influenzeranno sicuramente il 2019.
Sul fronte della regolazione è emersa l’intraprendenza della Svizzera e Malta, che sono tra le prime nazioni ad ambire alla creazione di un ambiente favorevole per il settore crypto, mentre resta abbastanza incerta la posizione dell’Unione Europea.

 

Le principali attività di questo anno

 

Sul fronte dei riconoscimenti, con grande piacere siamo stati nominati miglior startup Fintech d’Europa dalla Commissione Europea alla presenza di 4 Primi Ministri!
Ad inizio anno abbiamo anche vinto l’Italian Round della Global Social Venture Competition, mentre ultimamente abbiamo ricevuto lo Shapers Award durante laBITconf in Cile.

Grazie ai premi ed alle oltre 25 conferenze tenute come speaker nel 2018, la copertura mediatica è stata significativa: sul fronte internazionale siamo stati menzionati su Forbes, Bitcoin Magazine, Bitcoin.com e Cryptonomist, mentre su quello italiano siamo stati intervistati da Corriere della Sera, Il Sole 24 Ore, La Stampa, StartupItalia, AGI, NextGenerationCurrency e molte altre testate.

A settembre abbiamo celebrato i primi 1000 iscritti alla piattaforma, ma la strada è ancora lunga e nel 2019 ci concentreremo soprattutto sulla diffusione dei servizi già lanciati. Nuove organizzazioni si sono iscritte ed hanno lanciato la loro raccolta fondi in bitcoin, mentre altre hanno concretizzato il vostro aiuto in un impatto sociale concreto. In particolare, grazie alle vostre donazioni, “La Casa di Sabbia” ha completato la propria raccolta fondi e finanziato 36 settimane di centri estivi per i fratelli dei bambini disabili; ha così aperto un nuovo progetto che mira a creare giochi economici per bambini affetti da grave disabilità.

Gli ultimi mesi dell’anno sono stati segnati dal Giving Tuesday, una sorta di giornata mondiale del dono, che ci ha portato a lanciare le “Campagne Fundraising”. Questo nuovo servizio è incentrato sulle persone che supportano le organizzazioni non-profit, offrendo all’individuo gli strumenti per contribuire attivamente ad una causa che gli sta a cuore.
Chiunque può quindi aprire la propria Campagna Fundraising per festeggiare il compleanno, una festività, l’acquisizione di un titolo di studio o un altro traguardo significativo. Il ricavato della Campagna va alla ONG scelta, in modo diretto e trasparente.

 

Come menzionato sopra, nell’anno che ci attende il focus maggiore sarà verso la community, con l’intento di rilasciare nuove funzionalità per incrementare l’interazione tra utenti. L’effetto network ci aiuterà a portare maggiore consapevolezza di quanto ognuno di noi può fare, lavorando fianco a fianco, per migliorare il mondo in cui viviamo.

 

Buon anno dal Team di Helperbit!

 

1https://coinatmradar.com/charts/growth/

2https://cointelegraph.com/news/venture-capital-investment-in-blockchain-and-crypto-up-280-in-2018-report-shows

Quale sarà il ruolo di Bitcoin e delle Criptovalute nel Giving Tuesday?

Nato nel 2012 per volontà di 92nd Street Y e United Nations Foundation, il Giving Tuesday è un movimento che ha dato vita a quella che può essere considerata come la giornata mondiale del dono. Si celebra il primo Martedì dopo la festività americana del giorno del ringraziamento (Thanksgiving day) e subito dopo altri 2 eventi commerciali nati a seguito di quella festa: il Black Friday (Venerdì) e il Cyber Monday (Lunedì).

Nel 2014, dopo 2 anni dalla sua nascita, si contavano $45 milioni raccolti in 24 ore, che diventarono più del doppio nel 2015 ($116 milioni) e $274 milioni nel 2017. Il trend si assesta quindi su oltre 50% di crescita all’anno!

fonte: Wikipedia

 

La gran parte di queste donazioni avviene online e ciò va ad aggiungersi ad ulteriori emergenti tecnologie di pagamento, che hanno portato internet a diventare un punto di riferimento per questo movimento.
L’accesso alla donazione online è stato facilitato prima da PayPal e poi da colossi del web come Facebook, che dal 2017 permette agli individui di aprire raccolte, condividerle con gli amici e supportare le proprie non profit preferite.

 

Ma come si evolverà negli anni la donazione online e che ruolo potranno avere le criptovalute durante il Giving Tuesday?

Se nel 2018 parliamo di transazioni economiche online non possiamo non far riferimento al mondo delle criptovalute. Nonostante gli alti e bassi, tipici di questo ecosistema, il settore non ha mai smesso di crescere. Dopo il picco di Gennaio, le transazioni si sono attestate su 250 mila al giorno sulla rete Bitcoin1 e 500 mila su quella Ethereum2, mentre Lightning Network ha superato gli 11 mila canali aperti3.

Pur avendo ancora delle oggettive difficoltà, le criptovalute sono oggi considerate a tutti gli effetti come un metodo di pagamento online.

 

Due sono i trend che stanno emergendo:

  1. persone facoltose, entrate presto nel mondo delle criptovalute, che decidono di donare parte dei loro fondi a organizzazioni non profit
  2. piccoli donatori che apprezzano la possibilità di donare in criptovalute.

Nella prima categoria l’esempio più noto è Pineapple Fund, un anonimo individuo che il Natale scorso ha annunciato di donare 5104 bitcoin, al cambio dell’epoca $84 milioni. Qualora capiti di nuovo una crescita della capitalizzazione delle criptovalute, altre persone si troveranno a gestire cifre non immaginabili prima di entrare in questo mondo e valuteranno questa opzione.
Le non profit quindi devono essere pronte a poter ricevere questi capitali, agevolando questi donatori spesso celati dietro anonimato.
Nel secondo caso invece il lavoro richiesto dall’ONG è diverso. Avviando iniziative sui social e con piattaforme di servizi, è possibile avvicinare bitcoiners e altcoiners al mondo della solidarietà, incentivandoli a donare in particolare durante festività e ricorrenze.

 

Il Giving Tuesday rientra in questa casistica. In quelle 24 ore vengono promosse molte iniziative legate alla solidarietà online ma al momento sono poche quelle che hanno al centro le criptovalute. Come evidenziato dal sito Crypto Giving Tuesday, ci sono circa quaranta ONG che accettano crypto (soprattutto Bitcoin) e tra queste spuntano nomi famosi come UNICEF, Save The Children, Direct Relief, Wikimedia o GiveDirectly, ma le attività di promozione online legate alle crypto sono minime.

I possessori di criptovalute sono in crescita, ma spesso non sono consapevoli di quali ONG accettino Bitcoin proprio perchè esse stesse tendono a non evidenziare questa possibilità, forse preoccupate dalla vacillante legittimazione delle criptovalute nei mass media.
L’onda dell’innovazione non si ferma di fronte ai giudizi e le non profit dovrebbero approfittare di questi nuovi strumenti per ampliare le proprie raccolte fondi.

 

Secondo il Technology Report di Global NGO4, Bitcoin oggi costituisce l’1% dei metodi di pagamento utilizzati per donare:possiamo quindi aspettarci che anche per questo Giving Tuesday le criptovalute costituiranno pochi punti percentuali sul totale raccolto. Qualora quel giorno si raggiunga un volume vicino a 300 mila $ (0,1% sul totale 2017), potrà essere considerato già un risultato sopra le aspettative.
Siamo ancora lontani da un utilizzo di massa in questo settore: serve un contributo maggiore della community per avvicinare le non profit alle criptovalute e dall’altra parte l’influenza degli enti istituzionali continuerà ad essere determinante per la diffusione delle monete matematiche su larga scala.

 

Buon Giving Tuesday a tutti!

 

Fonte Blockchain.info
Fonte: EtherScan.io
Fonte: https://1ml.com/statistics
4 http://techreport.ngo/wp-content/uploads/2018-Tech-Report-English.pdf