Dopo le scosse del 24 agosto e del 30 ottobre l’emergenza terremoto non è ancora finita, oltre 11mila persone sono ancora assistite dalla Protezione Civile e persistono problemi legati alla ricostruzione.
Helperbit fin da subito si era mossa per mettere a disposizione i propri strumenti ed il primo passo era stato l’affiancamento a Legambiente nella creazione della prima raccolta fondi in bitcoin. Da quell’iniziativa la ONG ha raccolto 9.5 bitcoin (oltre 20 mila euro al cambio attuale), distribuendone una prima tranche a giovani imprenditori colpiti da quella calamità ed offrendo piena trasparenza dei flussi economici.
Si continua a lavorare per la fase pilota di Helperbit e da oggi la piattaforma si amplia ulteriormente! Da questa settimana, oltre al classico approccio di donazione ad una ONG, viene aggiunta la possibilità di effettuare donazioni dirette ad un soggetto giuridico. Nel caso specifico parliamo di un’azienda locale, anch’essa colpita dal terremoto nel Centro Italia, che gestisce autonomamente un portafoglio bitcoin multisignature 2di3.
L’azienda rispetta i requisiti richiesti da Legambiente e per questo ha ricevuto dalla no profit una donazione a fondo perduto di 5000 € in bitcoin (qui la transazione) convertiti direttamente in € tramite exchange. Oltre a questo aiuto, Alessia, titolare dell’azienda, ha avviato una campagna per ricevere ulteriore supporto nell’acquisto di macchinari agricoli: scopri qui come donare per questa causa!
E’ possibile consultare liberamente il materiale a disposizione ed il preventivo per gli attrezzi necessari. Poichè in questo caso l’acquisto verrà fatto a posteriori ed in valuta locale, la fattura verrà uploadata successivamente in blockchain.
Non si tratta quindi di una richiesta di rimborso per una spesa sostenuta in anticipo, ma di un processo diverso da quello testato nel caso precedente: la trasparenza è garantita poichè l’indirizzo bitcoin di ricezione è noto ed univoco, in blockchain è possibile vedere tutte le transazioni in ingresso ed il corrispettivo ammontare in uscita con un relativo giustificativo.
Questa iniziativa permette ad Helperbit di mostrare una prima parte del cuore della piattaforma e di estendere il caso di studio avviato a fine 2016, portando i fondi distribuiti a circa il 30% del quantitativo raccolto da Legambiente.
La creazione di portafogli bitcoin e di progetti sono offerti senza nessun costo aggiuntivo da parte di Helperbit: persiste quindi l’invito a organizzazioni no profit, associazioni ed enti coinvolti in emergenze o questioni sociali ad iscriversi direttamente attraverso il modulo online. Per fare trasparenza occorre gioco di squadra!
Supporta Helperbit e sostieni le cause che ti stanno a cuore, usiamo tutti insieme la tecnologia al servizio di chi ne ha bisogno!